Educazione olistica

Raccontiamo le fiabe ai nostri bambini?

di Giovanna Tiscione Raccontare fiabe ai bambini è, nella sua quotidiana semplicità, un atto magico e fantastico. Il bambino ama le fiabe, perché queste lo conducono, sulle ali dell’immaginazione, in luoghi lontani e immaginari, in situazioni e avventure emozionanti: in questi mondi incantati lui può affrontare il lupo di Cappuccetto Rosso, far trionfare la giustizia con il matrimonio di Biancaneve, tremare di paura di fronte a una casa di marzapane. Lavorare sulla narrazione (che a scuola significa progettare veri e propri laboratori, mentre a casa può diventare un piccolo e prezioso rito quotidiano per stare insieme in modo diverso) è importante per...

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Insegnamogli a piangere e a gridare… a scuola di emozioni

di Iolanda Falanga Fortunatamente possiamo dire che ormai nelle scuole dell’infanzia è abbastanza consolidata la pratica di educare l’emotività dei bambini. Non possiamo dire con altrettanta certezza che questo percorso di potenziamento della competenza emotiva continui anche nella scuola primaria; di sicuro non viene assolutamente sfiorata nelle scuole secondarie. Eppure è scientificamente provato che l’abilità di riconoscimento e comprensione delle proprie emozioni, il buon uso del lessico emotivo, la capacità di regolazione dell’emotività, influiscano profondamente su altre competenze come quelle di tipo linguistico, cognitivo, sociale. In effetti un bambino che conosce i propri stati d’animo sarà in grado di riconoscere quelli...

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Elogio (nostalgico) della strada

di Pasquale Borriello C’era un tempo in cui i bambini potevano godere di un luogo magico e singolare: la strada.  La strada era fatta di poche cose: asfalto, auto parcheggiate, un paio di pietre da cui ricavare i “pali” delle porte, qualche cancello bersagliato dalle pallonate dell’indimenticabile supersantos. Già allora c’era il solito vicino brontolone, quello che non sopportava le grida dei ragazzi e si affacciava, chiassoso più di loro, per pretendere il silenzio in un regno che considerava proprio. Per i più fortunati c’era il campetto, un fazzoletto di terra frutto di un’arbitraria delimitazione geometrica e caratterizzato niente di meno che dalla...

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Counseling, emozione e silenzio

di Omar Montecchiani Di fronte a una battuta di suo padre trattiene a stento il fastidio e l’irritazione, si sente preso in giro, svalutato. Un amico che si trova con lui, viceversa, coglie gli aspetti ironici della situazione, e assiste divertito alla scena. Chiaramente il ragazzo e il suo amico sono due persone diverse, ma soprattutto è evidente che hanno un diverso rapporto con i due genitori. Le emozioni si manifestano diversamente in ognuno di noi, sono intessute di significati differenti poiché esprimono il nostro modo specifico di essere insieme agli altri, la natura dei nostri legami, le profondità del nostro...

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Quando manca l’empatia: le ferite del cuore e dell’intelligenza

di Francesco Ruiz   Le ferite del cuore Ho parlato, nel precedente articolo sull’empatia, o meglio sulla sua assenza, dei pericoli e delle insidie legati alla mancanza di empatia nel rapporto genitore-figlio. Desidero oggi approfondire questo argomento, da molti sottovalutato o considerato di importanza accessoria, ma in realtà di fondamentale e imprescindibile in qualsiasi discorso riguardante la relazione e, in particolar modo, le relazioni di accudimento. Una carenza significativa di rapporti empatici, soprattutto durante l’infanzia, la pre-adolescenza e l’adolescenza, può provocare nella persona delle vere e proprie ferite. Esse sono riconducibili a una condizione di precarietà dell’amore ricevuto, sia essa effettiva o apparente: qualche...

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Quando manca l’empatia: i pericoli di un genitore assente

di Francesco Ruiz L’empatia è il termine linguistico che più di ogni altro attraversa trasversalmente qualsiasi relazione di accudimento, e diventa elemento imprescindibile e fondamentale di un sano ed equilibrato rapporto tra genitore e figlio. L’empatia riguarda il bisogno “viscerale” di essere accolti, conosciuti e ri-conosciuti, apprezzati e amati nel proprio intimo: un bisogno fondamentale, radicale. L’empatia è una dimensione tanto “potente” poiché permette di vedere l’altro, di conoscerlo come fosse la prima volta, di scorgervi un universo mai immaginato in precedenza, di ri-trovarlo e ri-scoprirlo nella sua unicità. Il bisogno fondamentale di accudimento empatico per uno sviluppo sano dell’individuo diventa allora essenziale:...

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Osservare e comprendere i disegni dei bambini

di Andrea Cattaneo e Brunilde Valenta La vita è movimento, lo affermavano i filosofi in tempo remoti, e se osserviamo i bambini essi ce lo dimostrano e ce lo confermano continuamente anche oggi. I bambini si muovono, le loro mani sono instancabili e nel momento in cui scoprono che con “qualche strumento” possono lasciare traccia di sé, si meravigliano, gioiscono e riempiono con i loro tracciati ogni spazio… più o meno idoneo a ricevere l’espressione dei loro entusiasmi. Questa nuova scoperta rappresenta una modalità di gioco, espressione, comunicazione che assume qualità di soddisfazione di bisogni ludici, affettivi ed emotivi. A 18-20...

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Apprendere di più e meglio con la Lettura+Ascolto

Un sostituto del libro stampato per chi non ha – o non ha più – la possibilità di leggere con gli occhi, un modo per leggere anche quando non è possibile tenere un libro in mano, un piacere per le orecchie: l’audiolibro è tutto questo, ma non solo. Gli audiolibri possono anche ricoprire un importante valore per uno degli aspetti più importanti della vita di ciascuno di noi, dall’infanzia all’età adulta: l’apprendimento. È questa la convinzione che sta dietro alla decisione di Maurizio Falghera – sociologo, fondatore, direttore artistico ed editoriale de il Narratore audiolibri – di raccogliere idee,...

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Tanta speranza per l’educazione

Questa rubrica, avvalendosi di esperti, intende fornire spunti e suggerimenti per orientarsi nel complesso mondo dell’educazione. E lo faremo con un punto di vista olistico, globale, sull’essere umano. Si rivolge a genitori, insegnanti, educatori impegnati in un compito comune: crescere e migliorare noi stessi. Con questo spirito traghetteremo i giovani di oggi verso il loro futuro. Consapevoli che un domani molti dei semi sparsi nel terreno fioriranno e diventeranno frutti meravigliosi. Guardando allora l’albero maturo con il carico dei suoi frutti colorati, il suo bel tronco imponente ergersi verso il cielo e le radici ben ancorate al terreno potremo allora...

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