Questa rubrica, avvalendosi di esperti, intende fornire spunti e suggerimenti per orientarsi nel complesso mondo dell’educazione. E lo faremo con un punto di vista olistico, globale, sull’essere umano. Si rivolge a genitori, insegnanti, educatori impegnati in un compito comune: crescere e migliorare noi stessi.

Con questo spirito traghetteremo i giovani di oggi verso il loro futuro. Consapevoli che un domani molti dei semi sparsi nel terreno fioriranno e diventeranno frutti meravigliosi. Guardando allora l’albero maturo con il carico dei suoi frutti colorati, il suo bel tronco imponente ergersi verso il cielo e le radici ben ancorate al terreno potremo allora scoprire che le nostre parole, talora apparentemente perse nel vento, si erano invece posate nelle pieghe di un terreno ancora acerbo, non pronto a cogliere la vita di quei semi preziosi. Lì sono rimaste quiete, nutrite dal tempo, dagli accadimenti della vita, dal calore e dall’affetto. E nel loro silenzio hanno contribuito a germinare l’albero traboccante che è sotto i nostri occhi.

Per educare dobbiamo convivere con questa speranza: che tutto ciò che abbiamo insegnato o cercato di insegnare non va mai smarrito. Molte cose che diciamo e facciamo in quanto educatori lavorano nel silenzio e nell’ombra e concorrono a tessere trame che prenderanno forma nel tempo. Dobbiamo alimentare costantemente un terreno i cui frutti non ci è dato conoscere se non al termine del percorso. Saremo allora come giardinieri pazienti che innaffiano il terreno anche quando è arido e spento. Senza la nostra attenzione e cura, non potranno crescere frutti maturi.